Vince il gruppo jazz KOINÈ - Si è conclusa presso il Palazzo del Parco di Bordighera, la fase finale del CONCORSO NAZIONALE PER GRUPPI EMERGENTI indetto dall’Associazione Musicateatro organizzatrice, in collaborazione con il Comune di Bordighera, del Festival Bordighera Jazz & Blues. La Commissione giudicatrice costituita da: • Filippo Gasparro - Rappresentante S.I.A.E. Dir. Gen. Roma • Stefano Torossi - Rappresentante I.M.A.I.E. Roma
• Fabio Treves – musicista • Ellade Bandini – musicista • Giancarlo Golzi – musicista e produttore • Max Longhi – musicista e produttore • Roberto Coggiola - Club Tenco Sanremo • Enzo Bruno - Presidente Associazione Musicateatro • Dario Grassano - Assessorato Turismo della Città di Bordighera.
ha decretato il seguente risultato: • Vincitore del “Bordighera Jazz & Blues Spring – Concorso Nazionale Gruppi Emergenti” il Gruppo KOINE’, che riceverà, oltre ad un premio in denaro, la Targa SIAE Direzione Generale Roma.
Bordighera Jazz & Blues®
BIELLA novembre 2012 - Koinè significa linguaggio comune e da questo punto di partenza si è mosso il trio atteso questa sera alle 21 nella «cantina» del Biella Jazz club a Palazzo Ferrero. Enrico Penazzi al pianoforte, Fabrizio Fogagnolo al contrabbasso e Alessandro Gorna alla batteria, faranno confluire nella loro musica sonorità e colori provenienti dal jazz classico ma pure dal soul, dalla contemporanea musica lounge e drum bass, dai ritmi latini e della musica d’autore: uno spettacolo costituito da un originale svolgersi di differenti atmosferee stati d’animo, che suggeriscono un viaggio intenso attraverso le note.
Il progetto nasce nel 2006 dall’incontro fortuito ai seminari di Ronciglione (a Roma) dei 3 musicisti: dalle prime note suonate una progressiva comunione di intenti fanno emergere l’esigenza di proporre un proprio stile «battezzato» Koinejazz.
Dopo circa un anno e una serie di concerti, arriva il premio Bordighera Jazz 08 e sono spalla del concerto degli Earth Wind & Fire (nella loro unica data italiana).
Al Piazzo il trio libererà la sua creatività e capacità espressiva presentandosi nella formazione tipica in stile «classic-jazz» con un repertorio moderno di brani originali e standards ricercati
Biella Jazz Club
“La formazione è quella tipica del jazz classico, il trio contrabbasso, piano e batteria. Ma come contraltare, ciò che ne scaturisce è una proposta attuale, fatta di composizioni originali e standard rivisitati, che assumono connotati nuovi e imprevedibili, come lo è la realtà del nostro tempo”. Così si presenta il trio del legnanese “Koinè Jazz” che si esibirà venerdì 23 aprile al Circolone di via San Bernardino 12 (ore 22.15, ingresso libero) “Sicuramente il fatto di poter suonare a Legnano ci dà uno stimolo in più, - dice Fabrizio Fogagnolo, contrabbassista della band- ma è giusto sottolineare anche che in generale siamo felici già quando si può suonare. Purtroppo sono momenti duri per la musica dal vivo: mancano spazi,energie e interesse per una risorsa che nel resto viene valorizzata moltissimo. Basti pensare al fiorente clima culturale di Berlino ad esempio. Per questo motivo cercheremo di offrire agli spettatori che verranno ad ascoltarci al Circolone tutto il meglio dei Koinè, e abbiamo anche deciso di registrare tutto il concerto, chissà che non ne nasca un nuovo lavoro da pubblicare”.
LegnanoNews
[…] Un titolo eloquente che indica già le coordinate entro le quali si muovono i quasi 50 minuti di musica del trio. Il brano d'apertura, "Roots" è in effetti la pietra angolare dell'intero lavoro: un viaggio nella storia del trio jazz lungo il quale si attraversa l'intera stilistica di questo tipo di formazione. Non è un caso che la parola "roots", "radici", dia anche il titolo all'album. Tutto è nelle radici, tutto è già nella storia della propria musica, che solo conoscendo può essere proseguita. D'altronde, la presentazione del progetto spiega chiaramente che quella racchiusa «tra gli estremi Scott Joplin e Robert Glasper è la tradizione a cui il trio sente di appartenere». Da notare anche il contributo di Mattia Cigalini, ormai qualcosa in più d'una semplice bella promessa del sax contralto, che su "Out of Nowhere" e "Astrea" dimostra un'ottima padronanza della koinè che ispira l'azione musicale del trio. Con questo lavoro assai equilibrato, la prima prova del progetto Koinejazz è superata; è lecito aspettarsi, per il futuro, ancora di più. Con la certezza che questa formazione non dimenticherà tanto facilmente la storia a cui guardare e nella quale inserirsi: i suoi riferimenti, le sue origini, le sue radici.
Giuseppe Andrea Liberti - Jazzitalia
[...] L’interpretazione ha però un evidente sapore contemporaneo introdotto da un drumming che allontana il brano dalla trama tradizionale; anche nello sviluppo diversi sono i momenti rivisti, specie in occasione dei bei contrappunti tra piano e contrabbasso, decisamente oltre gli schemi di un’esecuzione ordinaria. I brani successivi vedono il trio esporsi ad umori diversi; si incontrano momenti evocativi e melodici da lounge jazz (Triscaidecafobia - versione aggiornata del classico night clubbing), vaghi echi latineggianti su sincopi circolari e minimaliste (Spring), timbri da soul con piano elettrico (Nocturnal) per arrivare ad una conclusone che, grazie anche al ritorno del sax, recupera un lirismo ed un calore più mediterraneo. Il lavoro adotta schemi semplici, sovente circolari e minimalisti, con intervento “democratico” e paritario dei membri; a tratti si ha addirittura la sensazione che gli artisti, tutti molto giovani, siano un po’ timidi tanto è l’equilibrio tra le parti. Pur tuttavia i brani non risultano né ripetitivi né ostici grazie a un senso tematico che dà una struttura ed un punto di riferimento a beneficio della fruizione. L’esecuzione è impeccabile anche se sobria; nessun virtuosismo fine a se stesso, i fraseggi sono funzionali alla comunicazione e non all’esibizione e risultano quindi sempre intensi. Non si tratta certo di un lavoro rivoluzionario ma sicuramente è un bell’esempio di quello che può rappresentare il jazz in una nuova visione generazionale.
Vittorio Formenti - Mescalina.it
Formazione collettiva con ospite al sax alto. Koinè Jazz è un piano trio composto da Enrico Penazzi al pianoforte, Fabrizio Fogagnolo al contrabbasso e Alessandro Gorna al batteria: per questo lavoro il trio invita ad unirsi il sax alto di Mattia Cigalini. A fronte delle "manifestazioni programmatiche" di titolo del disco e nome della formazione, il trio presenta una musica rivolta a coniugare le radici delle tradizioni del jazz con spunti concettuali provenienti dalla musica colta contemporanea e sviluppi ritmici al confine tra rock, jazz e drum'n'bass Cinque originali e uno standard - Out of nowhere di Johnny Green e Edward Heyman, resa celebre da Bing Crosby - costituiscono il programma del disco. Everything's in the roots è un disco dove l'equilibrio tra scrittura e improvvisazione si sbilancia a favore della prima: le tracce proposte dal trio si snodano tra momenti costruiti e temi articolati secondo più sezioni e sganciano così il Koinè Jazz dalla consueta dinamica tema-assolo per puntare verso un orizzonte più rischioso, ma senz'altro interessante nei passaggi in cui il risultato viene raggiunto.
Jazz Convention - Venerdì 02 Novembre 2012
